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Il paese che riemerge

Movada resiste al tempo e all'acqua del lago di Redona

Nel lago di Redona dorme coperto e protetto dalle acque un vecchio paese che, a volte, riemerge per prendere una boccata d’aria.

Il lago artificiale noto anche come lago di Tramonti, situato in val Tramontina tra i comuni di Tramonti di Sopra e Tramonti di Sotto, in provincia di Pordenone, nasconde un segreto. Il borgo di Movada (Friuli-Venezia Giulia), è stato sommerso dalle acque del fiume Meduna negli anni Cinquanta e adesso torna – nei giorni di secca – a mostrarsi a residenti della vallata e visitatori che si radunano sulle rive del lago per assistere a questo evento.

La storia

Movada era fino agli anni Cinquanta un piccolo borgo friulano dove abitavano coltivatori, scalpellini e allevatori di bestiame. Ma il progresso industriale cambiò per sempre il suo destino. Per soddisfare le necessità energetiche degli impianti produttivi di Torviscosa, venne individuata in val Tramontina un’area ideale per la creazione di tre laghi artificiali destinati alla produzione idroelettrica: per questo si sbarrò il fiume Meduna con delle dighe, che portarono alla nascita del lago di Redona, lago di Cà Selva e il lago di Cà Zul.
Lo sbarramento sommerse tutto quello che c’era intorno, compreso il borgo di Movada, e gli abitanti furono costretti a lasciare le loro abitazioni. I costi eccessivi impedirono la distruzione delle case, che per tutti questi anni sono rimaste lì, sommerse e protette dal lago di Redona. Nei giorni di secca, o durante le estati più torride, riemergono i loro scheletri, che rendono ancora vivo il ricordo di Movada: un paese fantasma che resiste nonostante il tempo, l’acqua e le correnti del fiume.

 

La leggenda di don Basilio

Secondo una leggenda locale vi è inoltre un ulteriore motivo per visitare quel che resta di Movada. Storie di paese narrano del prete del borgo – don Basilio, nato nel 1898 proprio a Movada – vaghi ancora tra i resti delle costruzioni per difendere il borgo dall’erosione indotta dalle correnti del Meduna, preservandone la storia. Contro di lui però tramerebbe una strega malvagia, ansiosa di cancellare per sempre ogni ricordo del paese per punire i suoi abitanti del sostegno offerto a don Basilio.

 


Laureata in Scienze della Comunicazione e giornalista pubblicista dal 2008. Ha lavorato come collaboratrice e redattrice in quotidiani e settimanali. Ora collabora con un giornale online e con un free press. È appassionata di cinema e sport.