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Scenari d’Abruzzo: il lago di San Domenico

Natura, suggestioni mistiche e il presepe subacqueo

Il Lago di San Domenico è situato nell’Alta Valle del Sagittario, nel comune di Villalago. Un luogo ideale per chi vuole rifugiarsi in un ambiente immerso nella natura, dove il tempo sembra essersi fermato.

Il lago, dalle acque di un caratteristico verde smeraldo, fu creato artificialmente negli anni Venti del secolo scorso e si trova ai margini del Parco Nazionale d’Abruzzo. L’area riserva molte inaspettate e preziose sorprese: la sua ricca flora e fauna, le testimonianze della sua storia fino a una suggestiva scoperta che è possibile fare in fondo alle sue acque gelide.

 

Ponte del lago di San Domenico

Un paradiso naturale

Lungo il percorso del lago di San Domenico si incontrano numerose piccole sorgenti che creano delle cascatelle e un antico mulino ad acqua ristrutturato di recente e perfettamente funzionante.
Si tratta di un sistema ambientale del tutto peculiare nel quale, le condizioni microclimatiche, l’evoluzione della vegetazione e l’intervento umano hanno creato un habitat unico.
Tra la sua fauna, è possibile trovare: grandi mammiferi come l’orso bruno, così come il lupo, il capriolo e moltissimi esemplari di cervo. Numerose sono anche le specie di uccelli, tra cui il posto d’onore spetta all’aquila reale, abitante tipica delle zone di montagna più alte e inaccessibili; ma non mancano altri rapaci, come il falco pellegrino, la civetta, il barbagianni e il gufo reale, reintrodotto di recente.

Suggestioni mistiche

Strettamente legata a questo luogo, è la vicenda del monaco benedettino San Domenico Abate e dell’eremo a lui intitolato che sorge sulle rive.
L’eremita itinerante – nato a Foligno nel 951- proveniente dalla valle dell’Aventino, fissò qui, intorno al 1010, la sua dimora, in un antro naturale dirimpetto alla sorgente del fiume Sega.
Qui visse alcuni anni in solitudine, guadagnandosi, per la santità e la fama dei miracoli, l’ammirazione degli abitanti del luogo, che iniziarono a venerarlo come loro patrono.
Il ritiro sul lago divenne presto luogo di culto e vi fu costruito l’eremo. Una porta in fondo all’edificio si affaccia su una ripida scala di pietra che conduce alla buia spelonca e dove, fino a pochi anni fa, si conservavano le travi di legno sulle quali il santo dormiva.
Nel piccolo portico antistante la facciata rivolta verso il lago, si trova una bifora cinquecentesca, con dipinte quattro scene illustranti altrettanti miracoli di San Domenico, mentre la statua dell’eremita si trova all’interno, sopra l’altare in stile neogotico.

Una sorpresa in fondo al lago

Ciò che non ci si aspetta di trovare è invece situato in fondo al lago. Stiamo parlando del presepio di Villalago, allestito ogni anno nelle gelide e limpide acque del lago.
Il presepe è costituito da sei statue in ceramica realizzate dall’Istituto d’Arte di Castelli, che rappresentano i re magi, San Giuseppe, la Madonna e Gesù. Con una scenografica processione dei subacquei – che avviene subito dopo il tramonto, alla luce delle fiaccole – le statue sono collocate nei fondali del lago, così da far rivivere una tradizione appenninica unica nel suo genere, che richiama ogni anno un numero crescente di visitatori.