Curia in villeggiatura

Villa dei Vescovi, un luogo da scoprire sui Colli Euganei

Nella zona vulcanica dei Colli Euganei, nell’entroterra di quella che un tempo era la potente e ricca Repubblica della Serenissima, resiste ancora oggi la Villa dei Vescovi, luogo di villeggiatura perfetto per godere del paesaggio ameno dei Colli Euganei.

padova

Villa dei Vescovi (PD), foto Mauro Ranzani, 2011 © FAI – Fondo Ambiente Italiano

 

Sovrastante un terrapieno, la villa fu costruita nella prima metà del Cinquecento in una zona di particolare bellezza naturalistica, che potesse in un certo senso ispirare l’otium letterario e la contemplazione. Un luogo, a una decina di chilometri dal laghetto termale della Costa, capace insomma di elevare lo spirito. Già Tito Livio sembra che avesse eletto questo poggio a luogo ideale per la sua residenza di campagna, tanto da donargli l’appellativo di Livianum. Ma la fortuna di tale altura arrivò con Alvise Cornaro, sostenitore della bonifica dell’area, e con il suo aiutante Giovanni Maria Falconetto, pittore e architetto, che diedero origine a una struttura a base quadrata, alleggerita da due logge laterali. La villa, un parallelepipedo squadrato, aveva interni caratterizzati da una parte centrale sovrastata da un cortile pensile, in un secondo momento chiuso, trasformato in un salone e collegato eternamente alle logge da due scalinate monumentali.

 

Villa dei Vescovi (PD), foto Mauro Ranzani, 2011 © FAI – Fondo Ambiente Italiano

 

A intervenire, successivamente, su quello che costituisce il primo esempio di gusto classicheggiante alla maniera romana e fiorentina (in seguito espresso magistralmente dall’architetto Antonio Palladio), furono persino nomi famosi, come Giulio Romano – a cui probabilmente è da imputare la divisione degli ambienti interni – Andrea da Valle – a cui si devono la corte esterna e il muro di cinta arricchito da tre grossi portali – e Vincenzo Scamozzi, creatore della scala orientale su cui si affaccia la grotta dedicata a Nettuno (la cui statua, però, è andata distrutta).
A fare della Villa dei Vescovi un inedito furono anche gli affreschi del fiammingo Lamberto Sustris, ispirati a quelli di Raffaello in Vaticano: figure all’antica, trofei e quadrature sono tutti motivi inediti che permettono all’architettura di fondersi con la realtà circostante, con quella natura che sembra al tempo stesso lambita e sovrastata.

 

 


La villa, dal 2005, è di proprietà del FAI – Fondo Ambiente Italiano, donata da Antonio Olcese. Ospita numerosi eventi, dedicati ai bambini e, in generale, apre le sue porte anche a chi, come gli intellettuali rinascimentali che lì si ritrovavano, ama starsene in pace e tranquillità, a leggere o a fare yoga.

 

Villa dei Vescovi riaprirà al pubblico sabato 3 marzo 2018 con i seguenti orari:

  • marzo: da mercoledì a domenica, ore 10:00 – 17:00
  • da aprile a ottobre: da mercoledì a sabato, ore 10:00 – 18:00; domenica, ore 10:00 – 19:00
  • dal 1° novembre al 10 dicembre: da mercoledì a domenica, ore 10:00 – 17:00.

Ultimo ingresso: un’ora prima della chiusura.

 


 

Laureata in Lettere Moderne e in Informazione, Editoria e Giornalismo, è appassionata di letteratura contemporanea, scrittura, fumetto e nuovi media. Collabora come editor per diverse case editrici romane e come articolista per testate online.