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Le aole marinate a la gardèsana

Un'antica ricetta dei laghi lombardi

Le alborelle (aole) e le alose sono state per secoli il cibo degli abitanti del lago di Garda e del lago d’Iseo. Se i carpioni o le trote lacustri erano riservati alla nobiltà, ai ricchi prelati e successivamente alla borghesia, le umili aole erano il pesce del popolo. Venivano pescate soprattutto in primavera quando, spinte dall’impulso amoroso, si avventuravano sui bassi fondali per riprodursi. Per la conservazione si prediligeva la salatura o la marinatura.

 

Ingredienti:

  • 500 g di aole
  • 100 g
  • di farina
  • ½ litro di olio extravergine di oliva

Per la marinata:

  • 1 spicchio di aglio
  • un mazzetto di prezzemolo
  • 1 bicchiere di aceto di vino bianco
  • sale

 

Procedimento

Dopo aver ben lavato il pesce, scolatelo e asciugatelo con cura. Dopodiché infarinatelo e friggetelo in abbondante olio extravergine di oliva. Man mano che il fritto è pronto fatelo asciugare su carta da cucina e lasciatelo raffreddare. Poi stendetelo in un’ampia terrina e cospargetelo con un trito di aglio e prezzemolo, poi ricoprite con l’aceto e aggiustare di sale. Lasciare marinare per un giorno. Dopo 24 ora le aole saranno pronte per essere gustate!

 

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