Reticoli d’acqua

L'acquedotto Traiano-Paolo, dal Lago di Bracciano arriva Gianicolo

L’aqua Paula, ossia l’acquedotto Traiano-Paolo, raccoglie varie sorgenti nelle colline a nord-ovest del Lago di Bracciano, percorre la circonferenza del lago, attraversa Trevignano Romano e giunge ad Anguillara Sabazia, ove si dirige verso Roma sfociando sul Gianicolo.

L’intero acquedotto venne potenziato varie volte nel tempo da quando Paolo V, nel 1612, ripristinò alcuni condotti costruiti per volere dell’imperatore Traiano. Riguardo alle sue origini, nelle fonti storiche si accenna solo al fatto che esso venne costruito da Traiano per rifornire di acqua potabile la XIV regione transtiberina.Talvolta i condotti di epoca romana vennero attribuiti ad Augusto, il quale fece costruire un acquedotto per la naumachia nel Trastevere prendendo l’acqua insalubre dal Lago di Martignano, l’antico Lacus Alsietinus.
A gettare luce sulla “paternità” fu il ritrovamento nel 1830, presso La Storta, dell’iscrizione su lastra di travertino: la relazione con l’aqua Paula testimonia proprio l’opera per condurre acqua a Roma, voluta e finanziata da Traiano.

acquedotto romano lago di bracciano
Le testimonianze scritte dell’epoca precedente Paolo V sono scarse e abbiamo poche informazioni di restauri durante il Medioevo. 
Le notizie si perdono nel tempo, fino a quando, con Istromento, il 23 agosto 1608 Virginio Orsini, secondo duca di Bracciano e possessore del territorio lacuale, cedette a Paolo V alcune sorgenti e condotti antichi del suo ducato per fare in modo che a Roma arrivasse acqua potabile. La cessione avvenne in cambio di 25.000 scudi e della metà delle acque che andava a favore del duca Orsini. 
Inizialmente l’aqua Paula mescolava acque sorgive che, oltre al fontanone del Gianicolo, riforniva altre fontane pubbliche, mole, opifici, giardini, vigne e orti.
Con Chirografo del 3 giugno 1673 e Istromento del 6 agosto 1675 venne formalizzato l’accordo tra Flavio Orsini e Clemente X per captare l’acqua dal Lago di Bracciano e introdurla nel condotto  dell’acquedotto Traiano-Paolo, mescolandola a quella sorgiva.
Vennero stabilite delle regole e forniti dei passaggi puntuali. Fu infatti necessario adottare degli accorgimenti per regolare il regime dell’acqua lacustre e assicurarne la costanza: venne costruito un muro di argine con fessure regolabili presso l’imbocco dell’emissario Arrone e venne realizzato un condotto nuovo e un edificio di presa nel lago, tutto a spese del duca. Tale accordo venne perfezionato nel 1694, dopo aver effettuato verifiche ed escogitato delle soluzioni per controllare la quantità di acqua asportabile dal lago in funzione delle naturali fluttuazioni del livello del lago.acquedotto bracciano
Un ulteriore potenziamento ebbe luogo tra il 1825 e il 1830 con l’intento di ricavare un supplemento di acqua nelle stagioni in cui si verificava una scarsa portata del lago di Bracciano. Dapprima venne captata l’acqua dal Lago di Martignano tramite un canale sotterraneo; successivamente, nel 1830, fu realizzato un prolungamento del cunicolo fino a Stracciacappa e un nuovo allaccio dal lago di Martignano. Si tratta del Nuovo Acquedotto Alsietino, così denominato in una pianta del 1830. Esso servì a potenziare l’aqua Paula a vantaggio delle mole sul Gianicolo, come ci ricorda la mappa stessa e la lapide commemorativa apposta nel secondo castello dell’acqua di Anguillara Sabazia. Il prosciugamento totale di Stracciacappa e quello parziale del lago di Martignano fu vantaggioso per l’agricoltura locale.
Fino ad ora non è stato interessato da ricerche storiche e speleologiche; solo negli ultimi anni si è risvegliato l’interesse per fare luce sulle sue caratteristiche e sull’epoca di costruzione dei condotti: i marchi di fabbrica impressi sui mattoni e sui bipedali, trovati all’interno del tratto iniziale, datano la messa in opera dell’aqua Paula all’epoca traianea. 
In particolare, i timbri che recano le scritte di Anteros Severianu, Brutiana Lupi, Curiatius Cosanus, hanno una corrispondenza con i mercati traianei, testimoniando l’utilizzo dei prodotti delle stesse officine anche per la costruzione dell’acquedotto.

 


Elena Felluca è nata a Bracciano (RM) il 7 maggio 1979. Ha conseguito la laurea in Lettere e il diploma di Specialista in Archeologia Orientale ed è Dottore di Ricerca in Archeologia. Libero professionista e ricercatrice indipendente, attualmente svolge studi storici ed esplorazioni speleologiche nel territorio di Bracciano e dintorni al fine di riscoprire le vestigia del passato del lago con la finalità di divulgazione di notizie riguardanti le tappe storiche e le caratteristiche della zona.