Il campanile sopravvissuto

Spunta fiero dalle acque del lago di Resia

Secondo una leggenda, nelle fredde sere invernali si sentono ancora suonare  le campane, che lamentano il dolore per un paese che non c’è più.

Spunta in mezzo al lago di Resia, come ultima testimonianza dell’antico borgo di Curon Venosta sommerso dalle acque. È lì, ancora maestoso e fiero, il campanile del Trecento diventato il simbolo del lago e della Val Venosta in Alto Adige. Un sorvegliante silenzioso dell’intera valle.

La storia

Un tempo presso il Passo Resia si trovavano tre laghi naturali: il lago di Resia, il lago di Curon (anche detto lago di Mezzo) e il lago di San Valentino alla Muta, ma la costruzione di una grande diga nel 1950, per produrre energia idroelettrica, li unì, provocando la completa sommersione dell’antico centro abitato di Curon, che venne trasferito più a monte. Gli abitanti del posto protestarono e tentarono di rivolgersi addirittura al Papa Pio XII per scongiurarne la realizzazione. Purtroppo ogni tentativo fu vano e le acque dei tre laghi uniti inondarono 163 case e 523 ettari di terreni coltivati. Fra questi c’era anche un’antica chiesa e a testimoniarlo c’è il suo campanile, che ancora oggi emerge dalle acque del lago di Resia. Non venne abbattuto all’epoca perché protetto dalle Belle Arti, e oggi è diventato il simbolo del lago e della valle. Nel 2009 questo sopravvissuto è stato restaurato per porre rimedio alle fessure causate dalle infiltrazioni d’acqua e dal gelo invernale.

 

campanile

Il campanile del lago di Resia

Il lago ghiacciato

Il lago di Resia, un lago alpino artificiale, è attualmente il più grande bacino della provincia di Bolzano, con oltre sei chilometri quadrati di superficie. In inverno, quando le sue acque si ghiacciano, il campanile può essere raggiunto a piedi, per essere ammirato da vicino. Il ghiaccio permette anche diversi sport: come il pattinaggio e lo sci da fondo, ma anche grazie a venti forti e frequenti, lo snowkiting  e la slitta a vela. In estate, invece, è un luogo di relax e un vero e proprio paradiso per tutti i kitesurfer.

 


 

Laureata in Scienze della Comunicazione e giornalista pubblicista dal 2008. Ha lavorato come collaboratrice e redattrice in quotidiani e settimanali. Ora collabora con un giornale online e con un free press. È appassionata di cinema e sport.