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Triathlon sui laghi

Nuotare in acque libere per raggiungere boe che sembrano lontanissime, subito dopo pedalare in posti stupendi, su strade poco frequentate; infine, senza sosta, correre immersi nella natura. Questo è il triathlon! Uno specchio d’acqua ad attendere

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Nuotare in acque libere per raggiungere boe che sembrano lontanissime, subito dopo pedalare in posti stupendi, su strade poco frequentate; infine, senza sosta, correre immersi nella natura. Questo è il triathlon!

Uno specchio d’acqua ad attendere il via di centinaia di atleti. E tra le “acque” che tradizionalmente ospitano significative gare di triathlon in Italia non mancano decine di laghi, dalla storia e dai paesaggi stupendi, che tutto il mondo ci invidia.

Nuoto, ciclismo e corsa podistica: si tratta di una sfida a chi completa per primo la serie delle tre discipline nella più rapida sequenza possibile. Le gare sono individuali, ma anche a squadre.

Un po’ di storia

Il triathlon è nato nel 1977 da una scommessa tra un gruppo di amici su di una spiaggia di Honolulu, alle Hawaii. Questi discutevano a proposito della gara più dura dal punto di vista della resistenza: se fosse la Waikiki Rough Water Swim di 3,8 km a nuoto, se fosse la 112 Miles Bike Race around Oahu (180 km), o the Honolulu Marathon, corsa di km 42,195.

Il comandante della marina John Collins suggerì di combinare le tre prove in un unica gara. Tutti risero, ma quel giorno nacque il triathlon, nonché la gara che ha fatto la leggenda di questo sport, l’Ironman delle Hawaii.

Alla prima edizione parteciparono in quattordici; uno dei concorrenti comprò la sua bici il giorno prima della gara, un altro si fermò per una pausa ristoratrice da Mc Donald, e il primo vincitore fu Gordon Haller.

Da allora le cose sono cambiate: certamente l’idea di uno sport multidisciplinare è riflesso della visione moderna di un uomo sempre più proiettato verso la conoscenza e la pratica di più cose, nonché verso l’ottimizzazione delle proprie risorse e capacità.

Lo sport

In poco più di trent’anni il triathlon ha visto aumentare il numero dei praticanti in tutto il mondo, il numero di squadre, il numero di gare e di Paesi che lo promuovono. Dal 2000 è diventato sport olimpico e le Federazioni Nazionali vi dedicano molti sforzi a preparazione degli atleti.

Esistono diverse distanze sulle quali si può gareggiare, quella olimpica è la più praticata e consta di 1500 m di nuoto in acque libere (o in certi casi in piscina, ma perde tutto il fascino!), 40 km in bici e 10 di corsa podistica. Punto nevralgico della gara – nonché momento molto spettacolare per il pubblico – è la transizione nell’apposita “zona cambio”: è qui che i triathleti hanno depositato i loro materiali sportivi prima del via, ovvero la propria bici personale e le scarpette da corsa, ed è qui che torneranno due volte (all’uscita dall’acqua e dal ritorno dalla frazione di ciclismo) in uno spettacolare e rapidissimo passaggio.

La passione per la triplice disciplina non ha scoraggiato quanti non vivono in luoghi di mare… infatti il triathlon ha proliferato moltissimo sui laghi.

In Italia

In Italia una delle gare più “antiche” e blasonate è certamente il Triathlon di Bardolino, sul lago di Garda, che festeggia quest’anno la trentatreesima edizione. La competizione ha ogni anno il più alto numero di iscritti in una gara in Italia.

Si tratta di una gara capace di richiamare sul lago di Garda oltre mille triathleti non solo da tutta Italia, ma anche dai paesi d’Europa vicini e lontani. Anche nell’organizzazione di un evento di questa portata, la società sportiva organizzatrice è ormai diventata una professionista. Nulla è lasciato al caso, e anche il pubblico, ormai innamorato di una gara tanto spettacolare, assiepa il lungo lago per assistere allo spettacolare evento.

Stesso lago, altra gara: l’affascinante Triathlon di Peschiera del Garda, in cui i triathleti sono chiamati a nuotare nel canale che si addentra spesso tra le mura della città in un contesto davvero unico, perché il lago offre anche questa opportunità…

Anche il Triathlon del Lago di Caldaro conta con quella di quest’anno la 29° edizione: un binomio felice quello tra lo sport e il lago sudtirolese, circondato da vigneti e frutteti e che grazie al suo clima primaverile particolarmente mite, lo rende luogo ideale per una gara sportiva.

Scendendo più a sud, sono tanti i laghi che per alcuni anni hanno ospitato bellissime competizioni della triplice disciplina: anche il Trasimeno è stato tra questi, essendo stato sede, nel 2003, del Campionato Italiano Assoluti, Militare e Under 23.

Il lago di Bolsena ha ospitato fino al 2015 il Triathlon degli Etruschi, gara su distanza “sprint” (750 m di nuoto, 20 km di ciclismo e 5 di corsa), offrendo il contesto ideale e una location facilmente raggiungibile dai triathleti amatori di tutto il centro Italia, così come il vicino lago di Bracciano tutt’ora è sede di una gara nella località di Trevignano.

Anche il Lago di Vico (VT) è teatro di una competizione di triathlon, così come il Lago del Salto (RI) mentre più a sud sono i mari ed il clima favorevole per più mesi l’anno a fare da protagonisti.

Mariangela Musolino


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